La Corte
di Cassazione, con la Sentenza n. 20268 del 19 novembre 2012,
ribadisce che l’obbligo di versare la contribuzione alla gestione
commercianti scaturisce anche dal solo ruolo di socio che il
soggetto in questione riveste nella società e, nel caso in specie, a nulla vale
la rivendicazione del ruolo di coadiutore familiare.
Con
l’entrata in vigore della Legge n. 233/1990 infatti, precisa la Corte,
l’obbligo di iscrizione alla gestione lavoratori autonomi e commercianti è
stato esteso a tutti i soci della società a responsabilità limitata, versando i
contributi sul reddito d’impresa: applicando il principio di estensione
della norma, se l’obbligo sussiste per i soci di società di capitali vige
anche per i soci di società semplice.