• Dichiarazione dei redditi: modello 730/2019 redditi 2018

    17 Aprile / Dichiarazioni fiscali

    Come già scritto anche su questo Blog, la presentazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche può avvenire:
    • mediante il modello 730;
    • in alternativa al modello REDDITI Persone Fisiche.

    L’utilizzo del modello 730 è ammesso solo ai possessori di determinati redditi e non può essere utilizzato da:

    • titolari di redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni abituali, anche se prodotti in forma associata (es. studi professionali);
    • titolari di redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione (es. società di persone commerciali);
    • venditori “porta a porta”;
    • soggetti obbligati a presentare, oltre alla dichiarazione dei redditi, anche una sola tra la dichiarazione annuale IVA, la dichiarazione IRAP o la dichiarazione del sostituto d’imposta (modello 770);
    • coloro che hanno realizzato plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni soggette a tassazione ordinaria;
    • contribuenti titolari di particolari tipologie di redditi indicate nelle istruzioni al modello 730, ad esempio i proventi derivanti dalla cessione totale o parziale di aziende, dall’affitto o dalla concessione in usufrutto di aziende, derivanti da produzione di “agroenergie” oltre i limiti previsti per la produzione di reddito agrario;
    • i contribuenti che percepiscono redditi di capitale di fonte estera soggetti a imposizione sostitutiva (ai sensi dell’art. 18 del TUIR) e che optano per la tassazione ordinaria;
    • i beneficiari di redditi provenienti da un trust;
    • i soggetti che utilizzano crediti d’imposta per redditi prodotti all’estero diversi da quelli previsti dal modello 730;
    • i contribuenti non residenti in Italia nell’anno di riferimento o in quello di presentazione della dichiarazione;
    • i soggetti che devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti (es. eredi).

    Rispetto all’anno precedente si segnalano le seguenti novità:

    • abbonamento trasporto pubblico: è stata introdotta una detrazione Irpef del 19% per le spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale fino a un massimo di 250 euro (detrazione massima 47,50 euro), incluse eventuali spese sostenute per i familiari a carico;
    • casa: entrano in dichiarazione il bonus verde (detrazione 36% fino a un massimo di 5.000 euro per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, per gli impianti di irrigazione e per la realizzazione pozzi e di coperture a verde e di giardini pensili,  e la detrazione del 19% sui premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi stipulati a partire dal 1 gennaio 2018. Per i condomini nelle zone sismiche 1, 2 e 3 entrano in dichiarazione le detrazioni per gli interventi sulle parti comuni che riducono il rischio sismico insieme alla riqualificazione energetica, spettante nella misura dell’80%, se ne consegue il passaggio a una classe di rischio inferiore, ovvero dell’85%, se il passaggio è a due classi di rischio:
    • Studenti con diagnosi di DSA (disturbo specifico dell’apprendimento): è prevista una detrazione di importo pari al 19% delle spese sostenute nel 2018 per l’acquisto di strumenti utili all’apprendimento fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado;
    • Erogazioni a favore di Onlus, Associazioni di promozione sociale e Organizzazioni di volontariato: si potrà detrarre un importo pari al 30% degli oneri sostenuti per  le erogazioni liberali in denaro o in natura a  favore  degli  enti  del  Terzo settore non commerciali, per  un  importo complessivo non superiore a 30.000 euro, elevato al 35% se a favore di organizzazioni di volontariato;
    • Spese Scolastiche: aumenta da 717 a 786 euro l’importo massimo detraibile per le spese d’istruzione.  Si ricorda che per l’Università non vi è una spesa massima detraibile, ma spetta sull’intera somma sostenuta nel caso di Università ed istituti statali, mentre per gli atenei privati e/o stranieri viene definita annualmente con un decreto del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca in base al corso di laurea e alla zona geografica in cui ha sede il corso di studio.

    Contatta lo Studio per avere maggiori informazioni o per prendere un appuntamento.

  • Lascia un commento