Mi regalo un momento e lo strappo al lavoro per scrivervi alcune righe di auguri. La considero ormai una prassi consolidata che mi fa piacere fare. Ma mentre negli altri anni tiravo le fila del periodo raccontandovi cosa era stato l’anno per me e per GiottoStudio, le cose da raccontare sul 2020 sono ben chiare a tutti.
Mi sembrano trascorsi anni da quando a marzo siamo stati catapultati in un mondo tanto diverso da quello che ci saremmo aspettati.
E invece sono solo pochi mesi, nei quali tutte le certezze si sono volatilizzate, nei quali anche i desideri e i sogni sono stati modificati.
E mentre il mondo prendeva una nuova piega fatta anche di riposi forzati, di pizze, di torte, e anche un po’ di sana noia, io mi sono vista in guerra, come un soldato in trincea.
Non ho mai arretrato, neppure di un metro. Ho affrontato i Decreti pubblicati nottetempo e le proroghe che hanno rivoluzionato quotidianamente il flusso di lavoro. Ho lottato con leggi incomprensibili. Ho studiato, lavorato, ascoltato, aiutato. Ho rinunciato a sabati e domeniche, a ferie estive, a momenti in famiglia.
Ho combattuto in prima linea a fianco dei miei clienti, a volte solo con parole perché non c’era altro da fare, a volte con i fatti, smovendo tutto il possibile per portare a casa contributi o crediti d’imposta che aiutassero a sopravvivere.
Ho avuto paura come tutti voi, ho provato sconforto, rabbia, delusione. Ma, sopra ogni cosa, ho cercato di esservi vicina. Di esserci sempre. Perché, se in anni come questi posso ancora dire di amare il mio lavoro lo devo sicuramente a tutti voi, la mia seconda famiglia.
Ciò che auguro a me e a voi è di ripartire con maggiore consapevolezza e fiducia nelle nostre capacità. Il 2021 probabilmente ci chiederà di rimetterci in gioco ancora.
Riprendiamoci il nostro futuro!
Tantissimi auguri da me e da Giottostudio.