Con Risoluzione
28 marzo 2013, n. 5, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha
risposto ad alcuni quesiti riguardanti l’IMU, relativi alle
modifiche alla disciplina recate dalla Legge di Stabilità 2013 (L. n.
228/2012), alla pubblicazione delle deliberazioni concernenti le
aliquote, al pagamento della prima rata dell’imposta e all’assegnazione
della casa coniugale.
Il
Ministero ha anche chiarito che, riguardo i fabbricati di categoria D, i
Comuni possono intervenire solo aumentando l’aliquota standard
(0,76%) fino a 0,3 punti percentuali; risultano quindi incompatibili con il
nuovo assetto normativo disegnato dalla Legge di Stabilità le disposizioni
contenute nell’art. 13, D.L. n. 201/2011 che consentivano ai Comuni manovre
agevolative per gli immobili di categoria catastale D.
Fanno eccezione
alla sopra citata disciplina i fabbricati rurali ad uso strumentale
classificati nel gruppo catastale D; il legislatore prevede infatti per
tali immobili un regime agevolato ad hoc, che fissa l’aliquota
standard allo 0,2%.