• LA NUMERAZIONE UNIVOCA DELLE FATTURE: COME COMPORTARSI?

    11 Gennaio / Senza categoria
    Tra
    le novità più discusse introdotte nell’art. 21 del decreto IVA dalla
    Legge di stabilità per il 2013 (Legge 228/2012), vi è l’obbligo di
    attribuzione al documento di un numero progressivo che identifichi la fattura in modo univoco, mentre precedentemente era previsto soltanto che la fattura fosse datata e numerata in ordine progressivo per anno solare.
    Non
    si conosce ancora il pensiero dell’Agenzia delle Entrate sul merito, ma
    in attesa di chiarimenti il consiglio che va per la maggiore è quello
    di numerare le fatture indicando anche l’anno di emissione (i.e. 1/2013, 2/2013, ecc. e poi 1/2014, 2/2014),
    ma ciò comporterebbe all’inizio di ogni nuovo anno la perdita della
    progressività numerica che, ribadiamo, non è più richiesta “per anno
    solare”, come prima, e, quindi non si dovrebbe interrompere.
    Si potrebbe in alternativa all’anno accompagnare il numero con una lettera alfabetica per anno solare (i.e.
    1/A, 2/A, ecc. per il 2013 e poi 1/B, 1/B ecc. per il 2014, e così via
    per 21 anni, o 26 se vogliamo usare anche le lettere straniere), ma non si risolverebbe il problema della progressività negli anni.
    Si
    ricorda anche che il numero così composto dovrà apparire scritto nello
    stesso modo anche nel registro IVA e potrebbe confliggere con eventuali
    registri sezionali già in uso.
    In alternativa, non essendo più prevista dal 2013 la numerazione progressiva per anno solare,
    si potrebbe continuare con la numerazione del 2012 praticamente
    all’infinito, senza soluzione di continuità, anche se le case di
    software hanno già avuto modo di affermare che ciò potrebbe avere
    impatti molto pesanti.
    Un’ultima considerazione.
    Forse il problema della numerazione non è poi così urgente come si
    potrebbe pensare, perché la norma entra in vigore il 01.01.2013 e fino
    al 31 dicembre dell’anno scorso vigeva la regola della numerazione
    progressiva per anno solare e ci sono sempre stati numeri uguali in
    ognuno degli anni precedenti, differenziati solo dalla data del
    documento.
    Ciò
    potrebbe far supporre che è solo dalle fatture emesse di quest’anno che
    il problema si pone e che non debba essere operato un confronto con la
    numerazione del 2012 e anni precedenti per verificare la sussistenza
    dell’unicità del numero.
    Forse basterebbe ripartire dal numero uno (che sarebbe il primo della nuova numerazione progressiva univoca)
    e porsi il problema l’anno prossimo, lasciando le fatture precedenti al
    loro destino e alle vecchie regole!! Se questa fosse l’interpretazione
    dell’Agenzia delle Entrate, si confermerebbe valido qualunque sistema
    fosse già stato adottato dall’impresa nei primi giorni dell’anno,
    evitando di dover rincorrere fatture già emesse per cambiare il tipo di
    numerazione.
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