A partire da oggi, tutti i contribuenti che lo vorranno potranno
misurare, da soli, la congruità tra il reddito dichiarato e le spese
sostenute nello stesso periodo d’imposta. In mattinata, infatti,
l’Agenzia delle Entrate presenterà il Redditest, strumento di compliance che permette di fare una verifica preventiva della coerenza tra spese e reddito.
Per effettuarla basterà scaricare il software,
disponibile da oggi sul sito dell’Agenzia, e inserire i dati relativi
al reddito dichiarato e alle spese sostenute. La verifica, come spiegato
da Attilio Befera, Direttore dell’Agenzia, nel corso di una recente audizione in Parlamento, avverrà sulla base delle spese più significative e facilmente individuabili.
Ad
ogni dato che il sistema chiederà di inserire verrà assegnato un
coefficiente capace di misurare la relazione tra spesa e reddito
complessivo, arrivando ad un risultato che terrà conto delle spese
comuni (alimentari, abbigliamento, calzature, etc.) sostenute da una
famiglia. Nel caso in cui dovesse esserci coerenza tra le due voci, si accenderà una luce verde. In caso contrario, invece, apparirà una spia rossa
che, nelle speranze dell’Agenzia, dovrebbe indurre il contribuente a
modificare la propria dichiarazione in modo da evitare l’accertamento.
Lo
strumento, che ieri è stato presentato ai rappresentanti delle
categorie professionali, è propedeutico all’introduzione del nuovo
redditometro, ma non sarà un’autodenuncia. I dati inseriti, infatti, saranno noti solo al contribuente e non ne rimarrà alcuna traccia sul web.
Quanto
al nuovo redditometro, di cui si attende ancora l’arrivo, ricordiamo
che, come precisato dalla stessa Agenzia, si baserà su 100 voci di spesa
riconducibili a 7 categorie (abitazioni, mezzi di trasporto,
assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero e cura della
persona, investimenti mobiliari e immobiliari netti e altre spese
significative) ma non sui coefficienti di spesa (tutti gli acquisti
conteranno solo per l’esborso effettivamente sostenuto).
Nel caso in cui le spese sostenute in quel determinato periodo di imposta dovessero eccedere di oltre un quinto il reddito dichiarato, l’Agenzia procederà con l’accertamento che, però, potrà essere effettuato solo dopo il contraddittorio con il contribuente, chiamato a giustificare la differenza tra reddito e spese.
OGGI ARRIVA IL REDDITEST
20 Novembre / Senza categoria